...e ti dirò come stai
Uno dei motivi principali che spinge i proprietari a richiedere una consulenza nutrizionale è il desiderio di alimentare il proprio cane o gatto con una dieta casalinga. Ma che cosa si intende per dieta casalinga?
Cerchiamo di fare chiarezza sugli aspetti nutrizionali, sui vantaggi e sugli eventuali svantaggi di tale dieta. Quando si parla di cibo casalingo ci si riferisce prevalentemente ad una combinazione di ingredienti, freschi o congelati, adeguatamente cucinati.
Questo tipo di alimentazione può avere aspetti positivi e negativi, limiti e potenzialità. Analizziamole insieme:
La dieta casalinga piace a Fido e Micio!
Lo sviluppo di un appetito “capriccioso”, che può addirittura sfociare nello “sciopero della fame”, rappresenta infatti una delle prime preoccupazioni che portano a chiedere l’aiuto del Veterinario Nutrizionista.Soprattutto quando il vostro Medico Veterinario curante ha già esaurito tutte le opzioni terapeutiche o escluso la presenza di malattie sottostanti.
Il ricorso ad alimenti cucinati, infatti, consente spesso di risolvere tale problematica, appagando sia il proprietario (che vede il proprio animale mangiare di gusto), che il palato del cane o del gatto.
Ma c’è di più. L’appetibilità rappresenta uno dei principali fattori condizionati il successo o l’insuccesso di un piano nutrizionale. Come nutrizionista, posso essere bravissima nel formulare una dieta necessaria a soddisfare i fabbisogni specifici di un animale, ma se quell’animale non consuma tutti gli alimenti indicati, o ne consuma solo una parte, può andare incontro a carenze nutrizionali (acute o croniche) oppure a una perdita di peso corporeo indesiderata.
Come monitorare la dieta? Attenzione a digeribilità e qualità delle feci.
Dimmi che “cacca” fai e di dirò cosa mangi. Le frequenza delle defecazioni, il volume e la forma sono strettamente legati al tipo e numero di ingredienti della dieta, relativa cottura e stato di salute del paziente.
Gli alimenti trasformati (come le crocchette) subiscono infatti una serie di trattamenti tecnologici che riducono l’apporto di nutrienti e richiedono pertanto l’aggiunta di additivi per compensare le perdite subite ed ottenere un alimento completo e bilanciato.
Gli ingredienti inseriti in una dieta casalinga sono invece per lo più in numero limitato, non subiscono troppe manipolazioni o trattamenti e perciò permettono di limitare l’uso di integratori vitaminico-minerali.
Ma presenta anche alcuni aspetti delicati: un elemento critico, ad esempio, è la digeribilità degli amidi contenuti nei carboidrati. Tanto il cane quanto il gatto si sono geneticamente evoluti per poter consumare un pasto contenente amidi (recenti studi hanno infatti identificato in entrambi gli enzimi atti a scindere tali composti, le amilasi).
I carboidrati che più di frequente utilizziamo nell’ambito della dieta casalinga sono il riso e le patate. Perché un carnivoro li possa digerire al meglio e’ necessario che siano cotti in modo adeguato; in cosa consiste una cottura “adeguata” dipende moltissimo dal tipo e dalla varietà della materia prima.
Per esempio il riso Parboiled dovrà essere cotto per molto tempo, rispetto ad un riso varietà Carnaroli. Ancora per una buona digestione è meglio far consumare tali fonti di amidi dai nostri animali entro breve tempo dalla cottura piuttosto che conservarli per tempi prolungati in freezer o frigorifero. Approfitto dell’argomento per sfatere un mito: non è affatto necessario che il riso, una volta cotto, venga sciacquato prima di essere consumato.



Qualità e materie prime: tutto sotto controllo con la dieta casalinga
Per quanto le aziende del petfood possano avvalersi di fornitori seri ed affidabili, nessuno di noi si aspetta di trovare filetto bovino tra gli ingredienti di una crocchetta per cani. Così come sappiamo che il cibo umido per gatto a base di pesce non sarà mai ottenuto a partire da una specie pregiata.
Quando scegliamo la dieta casalinga, e ci occupiamo noi di scegliere gli ingredienti, invece, abbiamo la possibilità di selezionare personalmente il taglio di carne da mettere nella ciotola di Fido o di gratificare Micio con un succulento trancio di pesce fresco.
La scelta personale delle materie prime non porta solo esclusivamente vantaggi di tipo organolettico, ma anche igienico-sanitari.
Poniamo il caso in cui sia necessario somministrare una dieta caratterizzata dalla riduzione degli antigeni alimentari animali (ovvero quegli “allergeni”che causano una iper-risposta a livello intestinale o cutaneo, determinando diarrea o prurito) come nel corso delle cosiddette diete monoproteiche di evizione. Se scegliamo di persona le materie prime potremo chiedere al macellaio di fiducia di porre una attenzione maggiore nel processo di taglio e confezionamento del prodotto, ed evitare così il rischio di possibili contaminazioni da parte di proteine o ingredienti non desiderati che potrebbero inficiare il mio percorso diagnostico o terapeutico.
Gli ingredienti inseriti in una dieta casalinga sono invece per lo più in numero limitato, non subiscono troppe manipolazioni o trattamenti e perciò permettono di limitare l’uso di integratori vitaminico-minerali
La dieta casalinga calza bene, come un abito sartoriale
Andare dal veterinario nutrizionista e’ come chiedere al sarto di confezionare un abito personalizzato. Come dell’abito possiamo scegliere taglio, tessuto, vestibilità, in base al nostro gusto ed alla nostra conformazione fisica, così nella dieta casalinga possiamo personalizzare gli ingredienti e la relativa percentuale di inclusione, per rispondere in modo specifico alle più disparate esigenze nutrizionali.
Inoltre una dieta costruita su misura può e deve essere buona, di qualità, ma soprattutto ben bilanciata. Un piano nutrizionale si definisce bilanciato quando, attraverso la combinazione di diversi ingredienti e/o l’aggiunta di specifici integratori vitaminico-minerali, è in grado di soddisfare i fabbisogni nutrizionali di un soggetto. Bisogni che, è bene ricordarlo, variano in relazione allo status fisiologico (ad es. cane in accrescimento o in lattazione) o patologico (insufficienza renale, sovrappeso).
Purtroppo una delle attività più frequenti per chi fa il veterinario nutrizionista è intervenire per modificare o integrare diete “fai date” o “copiate da internet” che risultano carenti in uno o più dei principali nutrienti. Una dieta sbilanciata, somministrata per un periodo protratto, può infatti determinare l’insorgenza di carenze nutrizionali che, nei soggetti più giovani, possono addirittura essere fatali.
Per questo la Clinica San Paolo mi ha accolta e ha scelto di mettere a disposizione dei suoi clienti un Medico Veterinario Nutrizionista per la formulazione dei piani casalinghi dei vostri beniamini, per garantire loro salute e benessere. La nostra professionalità ed esperienza sono al vostro servizio!


