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Prevenire i parassiti dei cani e dei gatti

Dott.ssa Erika Valieri

Conosciamo i nostri nemici

I parassiti che possono infestare i nostri cani sono molti

e possiamo dividerli in due grandi gruppi:

  • gli ectoparassiti (ovvero i parassiti esterni come le pulci, le zecche, gli acari) 
  • gli endoparassiti (ovvero i parassiti interni come i parassiti intestinali, la filaria, la leishmania).

problemi che questi parassiti possono provocare sono molto vari. Vanno dalle dermatiti, più o meno gravi, date dalle pulci fino all’insufficienza d’organo provocata da filariosi o leishmaniosi.

Le pulci

Sono insetti ematofagi, ovvero si nutrono di sangue, e non sono specie specifici, ovvero possono infestare diverse specie animali.
Prediligono la permanenza sugli animali ma, eccezionalmente, possono colpire
anche l’uomo. La femmina adulta, dopo l’accoppiamento e i pasti di sangue sull’ospite, depone delle uova che cadono a terra; qui si sviluppano inizialmente la larva e successivamente la pupa che, infine, si trasformerà in adulto. L’adulto cercherà un ospite dove incontrare altre pulci adulte e riprodursi.

Le zecche

Appartengono alla classe degli aracnidi e sono vettori di gravi malattie, alcune potenzialmente mortali e contraibili anche dall’uomo (zoonosi). Posseggono un rostro con cui si fissano saldamente alla cute dell’ospite (animale o uomo) e da qui iniziano il loro pasto di sangue

La filaria

L’agente infettante è Dirofilaria immitis, un parassita allungato e filiforme che può raggiungere una lunghezza pari a 18 cm nel maschio e 30 cm nella femmina. Il parassita adulto vive nel cuore destro e nell’arteria polmonare con le sue diramazioni. La zanzara, facendo il pasto di sangue su un cane infetto, ingerisce le ? che, all’interno del suo corpo, maturano a larve. Quando la zanzara punge un nuovo individuo, deposita la larva sulla sua superficie cutanea: questa penetrerà nell’animale dove compirà una migrazione per raggiungere il cuore e l’arteria polmonare.

La leishmania

Mentre in passato era considerata una parassitosi presente solo in aree marittime, oggi sappiamo che si sta espandendo anche in aree considerate fino a pochi anni fa esenti (Torino e il Piemonte in generale sono ormai ampiamente colpite).
Il parassita è un protozoo trasmesso da una piccola zanzara, chiamata flebotomo o pappatacio. Il flebotomo, quando effettua un pasto di sangue su un cane infetto, ingerisce il parassita sotto forma di amastigote (sprovvisto di flagello). Nel flebotomo gli amastigoti mutano a promastigoti, provvisti di flagello,  ed infettano il cane su cui il flebotomo infetto va a fare un successivo pasto di sangue. I sintomi provocati da questa malattia sono molto variabili e comprendono perdita di pesomanifestazioni cutaneezoppiaproblemi oculariinsufficienza renale.

Gli anti-parassitari

Per fortuna, al giorno d’oggi, abbiamo a disposizione molte armi con cui prevenire l’attacco di parassiti del cane e proteggere i nostri amici a quattro zampe. Occorre però una premessa: spesso in visita ci viene chiesto quale sia il migliore antiparassitario, quello che possa proteggere il cane al 100%, quello che assicuri che il cane non venga a contatto con i parassiti.
La verità è che non esiste IN ASSOLUTO un antiparassitario migliore. Il lavoro del veterinario consiste proprio nell’utilizzare le proprio competenze per individuare e consigliare l’antiparassitario corretto a seconda del tipo di animale, del tipo di proprietario, del rischio a cui il cane verrà sottoposto a seconda della zona in cui verrà portato.
Gli antiparassitari al momento in commercio  risultano divisibili in quattro grandi categorie: i collari, gli spot-on (o pipette), le compresse e gli antiparassitari iniettivi.  

Ciascuno di questi sistemi ha caratteristiche positive e negative :

  1. Collari (es. Scalibor, Seresto, collari all’olio di neem…).
    Da scegliere perché: sono molto comodi in quanto è sufficiente applicarli al collo del cane e la protezione risulta protratta per una durata da 2 a 12 mesi a seconda del prodotto.
    Attenzione perché: si corre il rischio di “dimenticarseli” e di considerare protetto il cane anche dopo la scadenza del prodotto; possono provocare dermatiti locali; ▪ non tutti proteggono dal rischio della leishmaniosi; molti sono sconsigliati in caso di stretta convivenza con gatti o conigli
  2. Spot-on (es. Vectra 3D, Advanix, Frontline Combo, Frontline, Bravecto, Effitix, Exspot…).
    Da scegliere perché: sono di facile applicazione.
    Attenzione perché : possono provocare dermatiti nel punto di applicazione; sono segnalati problemi neurologici e/o gastroenterici transitori.
  3. Compresse (es. NexGard, NexGard Spectra, Cardotek, Interceptor, Bravecto…).
    Da scegliere perché: Facile somministrazione
    Attenzione perché : sono controindicati in pazienti con episodi di vomito/diarrea ricorrenti; è necessario che il parassita faccia il pasto di sangue sul cane per essere efficace quindi non viene completamente esclusa la possibilità di trasmissione di alcune malattie
  4. Iniettivi (es. Guardian SR, Afilaria).
    Da scegliere perché: assicurano alti livelli di protezione con un’unica somministrazione (durata per l’intera stagione) 
    Attenzione perché: possono provocare reazioni locali transitori nel sito di inoculo (pomfi); in rari casi provocano reazioni sistemiche come vomito, diarrea, edema del muso fino anche a shock anafilattico

Proprio perché le metodiche sono diverse, e ciascuna esprime la sua massima efficacia in condizioni specifiche, il nostro consiglio è di rivolgersi sempre al Medico Veterinario per la giusta profilassi. La nostra Clinica da sempre offre ai suoi clienti pacchetti completi, con tutte le prestazioni necessarie per proteggere e garantire benessere ai vostri amici, anche nella bella stagione e per i più scatenati!