Conosciamo i nostri nemici
I parassiti che possono infestare i nostri cani sono molti
e possiamo dividerli in due grandi gruppi:
- gli ectoparassiti (ovvero i parassiti esterni come le pulci, le zecche, gli acari)
- gli endoparassiti (ovvero i parassiti interni come i parassiti intestinali, la filaria, la leishmania).
I problemi che questi parassiti possono provocare sono molto vari. Vanno dalle dermatiti, più o meno gravi, date dalle pulci fino all’insufficienza d’organo provocata da filariosi o leishmaniosi.
Le pulci
Sono insetti ematofagi, ovvero si nutrono di sangue, e non sono specie specifici, ovvero possono infestare diverse specie animali.
Prediligono la permanenza sugli animali ma, eccezionalmente, possono colpire
anche l’uomo. La femmina adulta, dopo l’accoppiamento e i pasti di sangue sull’ospite, depone delle uova che cadono a terra; qui si sviluppano inizialmente la larva e successivamente la pupa che, infine, si trasformerà in adulto. L’adulto cercherà un ospite dove incontrare altre pulci adulte e riprodursi.
Le zecche
Appartengono alla classe degli aracnidi e sono vettori di gravi malattie, alcune potenzialmente mortali e contraibili anche dall’uomo (zoonosi). Posseggono un rostro con cui si fissano saldamente alla cute dell’ospite (animale o uomo) e da qui iniziano il loro pasto di sangue
La filaria
L’agente infettante è Dirofilaria immitis, un parassita allungato e filiforme che può raggiungere una lunghezza pari a 18 cm nel maschio e 30 cm nella femmina. Il parassita adulto vive nel cuore destro e nell’arteria polmonare con le sue diramazioni. La zanzara, facendo il pasto di sangue su un cane infetto, ingerisce le ? che, all’interno del suo corpo, maturano a larve. Quando la zanzara punge un nuovo individuo, deposita la larva sulla sua superficie cutanea: questa penetrerà nell’animale dove compirà una migrazione per raggiungere il cuore e l’arteria polmonare.


La leishmania
Mentre in passato era considerata una parassitosi presente solo in aree marittime, oggi sappiamo che si sta espandendo anche in aree considerate fino a pochi anni fa esenti (Torino e il Piemonte in generale sono ormai ampiamente colpite).
Il parassita è un protozoo trasmesso da una piccola zanzara, chiamata flebotomo o pappatacio. Il flebotomo, quando effettua un pasto di sangue su un cane infetto, ingerisce il parassita sotto forma di amastigote (sprovvisto di flagello). Nel flebotomo gli amastigoti mutano a promastigoti, provvisti di flagello, ed infettano il cane su cui il flebotomo infetto va a fare un successivo pasto di sangue. I sintomi provocati da questa malattia sono molto variabili e comprendono perdita di peso, manifestazioni cutanee, zoppia, problemi oculari, insufficienza renale.
Gli anti-parassitari
Per fortuna, al giorno d’oggi, abbiamo a disposizione molte armi con cui prevenire l’attacco di parassiti del cane e proteggere i nostri amici a quattro zampe. Occorre però una premessa: spesso in visita ci viene chiesto quale sia il migliore antiparassitario, quello che possa proteggere il cane al 100%, quello che assicuri che il cane non venga a contatto con i parassiti.
La verità è che non esiste IN ASSOLUTO un antiparassitario migliore. Il lavoro del veterinario consiste proprio nell’utilizzare le proprio competenze per individuare e consigliare l’antiparassitario corretto a seconda del tipo di animale, del tipo di proprietario, del rischio a cui il cane verrà sottoposto a seconda della zona in cui verrà portato.
Gli antiparassitari al momento in commercio risultano divisibili in quattro grandi categorie: i collari, gli spot-on (o pipette), le compresse e gli antiparassitari iniettivi.


Ciascuno di questi sistemi ha caratteristiche positive e negative :
- Collari (es. Scalibor, Seresto, collari all’olio di neem…).
Da scegliere perché: sono molto comodi in quanto è sufficiente applicarli al collo del cane e la protezione risulta protratta per una durata da 2 a 12 mesi a seconda del prodotto.
Attenzione perché: si corre il rischio di “dimenticarseli” e di considerare protetto il cane anche dopo la scadenza del prodotto; possono provocare dermatiti locali;non tutti proteggono dal rischio della leishmaniosi; molti sono sconsigliati in caso di stretta convivenza con gatti o conigli
- Spot-on (es. Vectra 3D, Advanix, Frontline Combo, Frontline, Bravecto, Effitix, Exspot…).
Da scegliere perché: sono di facile applicazione.
Attenzione perché : possono provocare dermatiti nel punto di applicazione; sono segnalati problemi neurologici e/o gastroenterici transitori. - Compresse (es. NexGard, NexGard Spectra, Cardotek, Interceptor, Bravecto…).
Da scegliere perché: Facile somministrazione
Attenzione perché : sono controindicati in pazienti con episodi di vomito/diarrea ricorrenti; è necessario che il parassita faccia il pasto di sangue sul cane per essere efficace quindi non viene completamente esclusa la possibilità di trasmissione di alcune malattie - Iniettivi (es. Guardian SR, Afilaria).
Da scegliere perché: assicurano alti livelli di protezione con un’unica somministrazione (durata per l’intera stagione)
Attenzione perché: possono provocare reazioni locali transitori nel sito di inoculo (pomfi); in rari casi provocano reazioni sistemiche come vomito, diarrea, edema del muso fino anche a shock anafilattico
Proprio perché le metodiche sono diverse, e ciascuna esprime la sua massima efficacia in condizioni specifiche, il nostro consiglio è di rivolgersi sempre al Medico Veterinario per la giusta profilassi. La nostra Clinica da sempre offre ai suoi clienti pacchetti completi, con tutte le prestazioni necessarie per proteggere e garantire benessere ai vostri amici, anche nella bella stagione e per i più scatenati!