Da mesi tutti noi veterinari seguiamo con grande preoccupazione quello che accade in Australia. A partire da settembre le foreste australiane sono state devastate da furiosi incendi, aggravati da una stagione insolitamente secca e calda.
Si tratta di un’autentica catastrofe, che si è andata ad innestare su uno scenario in cui molte delle specie animali coinvolte erano già in una condizione preoccupante per il loro futuro. Pensiamo al simbolo dell’isola, il mite e tenero koala.
Una specie che più di altre ha sofferto a causa degli incendi: l’istinto infatti li spinge, quando impauriti, a salire ancora più in alto sulla cima degli alberi di eucalipto di cui si cibano. Questo comportamento purtroppo li condanna a non trovare più alcuna possibilità di scampo.
Ma non sono soltanto le specie-simbolo quelle ad aver subito le maggiori perdite. Tutte le popolazioni animali sono state coinvolte: dagli insetti, preziosissimi per il mantenimento degli ecosistemi, fino alle tante varietà di pipistrelli che popolano le zone colpite e costituiscono un tesoro di biodiversità.
Da qualche giorno la pioggia ha fermato il fuoco, che era completamente sfuggito al controllo degli esseri umani.
Ma l’emergenza non è affatto terminata: nelle foreste rase al suolo dal fuoco domina ora un “mortale silenzio”, come lo hanno definito gli studiosi.
Moltissimi animali sono morti – si stima che siano addirittura un miliardo – e molti si trovano ancora in grave pericolo: alcuni sono feriti. Altri, che hanno trovato un rifugio, magari sottoterra, e sono sopravvissuti, una volta lasciati i loro nascondigli non troveranno nulla di cui cibarsi.
Inoltre, anche se la vegetazione australiana si è adattata nel tempo al fenomeno degli incendi, e quindi possiede una grande capacità di ripresa, ci troviamo di fronte a una situazione del tutto anomala.
Non possiamo prevedere se e quando si rimargineranno le profonde ferite inferte alla foresta. In questo terrificante scenario c’è un aspetto positivo: il lavoro tenace dei nostri colleghi veterinari dell’Università di Sidney, da sempre impegnati in varie modalità nella tutela della straordinaria fauna australiana, si è intensificato per porre rimedio a questa catastrofe.
Loro stanno spendendo energie e competenze: noi non possiamo essere a loro fianco fisicamente, ma abbiamo scelto di supportarli in modo concreto.
La Clinica Veterinaria San Paolo, infatti, risponde all’appello dei colleghi australiani, che hanno avviato una raccolta fondi. Attraverso questi finanziamenti, infatti, saranno in grado di intensificare i loro sforzi e soprattutto di estendere i servizi di emergenza veterinaria.
Tutti i giorni il nostro lavoro in Clinica implica avere a che fare con le attività di pronto soccorso; sappiamo bene cosa comporti fronteggiare delle emergenze. Per questo ci sentiamo vicini ai nostri colleghi che stanno affrontando anche loro una situazione di emergenza, ma su scala ben più vasta.
Non potevamo quindi far mancare loro il nostro supporto:
la Clinica Veterinaria San Paolo, a partire dal 15 gennaio e fino al 15 febbraio, devolverà una parte del suo incasso all’Ospedale Universitario di Sidney.
Voi, come noi, sapete quanto grande possa essere l’amore verso gli animali: quelli che tutti i giorni rendono più felice la nostra vita, certo. Ma anche quelli che popolano posti lontani e meravigliosi.
Per questo siamo certi abbiate voglia di unirvi a noi per dare un supporto concreto. Ma come fare? È molto semplice!
Potete sostenere i nostri colleghi con una donazione on-line, partecipando al crowdfunding
Oppure potete passare a trovarci: alla reception troverete una cassettina dove lasciare le vostre donazioni.
Ci occuperemo noi di effettuare il versamento e ci impegnamo ad aggiornarvi sul successo dell’iniziativa e sull’evolvere della situazione australiana.
Noi continueremo di certo a sostenere iniziative come questa: #wecareforplanet … e siamo sicuri che anche voi siete dalla nostra parte!
Direttore Sanitario della Clinica Veterinaria San Paolo e responsabile dell’area chirurgica
Master in Oncologia Veterinaria e Patologia Clinica Veterinaria
Oltre al suo lavoro ama la scrittura, le lingue straniere, gli anni Ottanta, gli scacchi, le auto, Dylan Dog.
Soprattutto è l’amico e custode di Belle.