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Encefalite nei conigli o Encephalitozoon Cuniculi: una patologia complessa e sottostimata

Dott.ssa Francesca Elia

Vi è mai capitato di vedere il vostro coniglietto con la testa ruotata e poi, entro qualche giorno, di osservarlo magari perdere l’equilibrio o girare in tondo?
Con buona probabilità potrebbe trattarsi di un’encefalite causata da un parassita: l’Encephalitozoon cuniculi.
L’Encephalitozoonosi del coniglio è una patologia di cui sappiamo poco con certezza: è ancora in fase di studio nella sua epidemiologia, diffusione nell’ospite e nella sua diagnosi clinica. L’E. Cuniculi è conosciuto per lo più come prima causa di sindrome vestibolare nei conigli (altre cause più rare possono essere le otiti interne o altri problemi cerebrali infiammatori, neoplastici e vascolari), ma non meno di frequente provoca lesioni infiammatorie in altri organi, con conseguenti sintomi clinici.

Cosa provoca l’encefalite dei conigli? L’agente patogeno

L’E. Cunicoli è un microsporidio, cioè un parassita endocellulare obbligato che si diffonde tramite la produzione di spore.
L’infezione o infestazione perciò avviene tramite l’ingestione di materiale contaminato con urine, secreto o feci contenenti le spore, quindi prodotte da animale infetto e in fase secernente le spore.
Non si esclude anche un contagio madre/feto ma per ora ci sono ancora pochi studi al riguardo. Il patogeno si propaga in diversi organi quali polmoni, fegato e reni -in fase acuta- encefalo e cuore -in fase cronica- e cristallino oculare -nel caso di infezione in età giovanile. All’interno delle cellule ne provoca la rottura, e questa a sua volta attiva una risposta infiammatoria.

L’infiammazione cronica sviluppa lesioni granulomatose a livello degli organi colpiti; in primis encefalo, reni e cristallino. Non di rado è possibile osservare quindi delle caratteristiche “macchie” biancastre all’interno dell’occhio.
Il paziente infetto e sintomatico può quindi manifestare meningoencefaliti, mieliti, miocarditiepatiti, nefriti, cataratteuveiti. Purtroppo l’encefalite nei conigli è una patologia subdola e non tutti i pazienti infetti sono sintomatici. L’E. Cuniculi può rimanere latente per anni, per tutta la vita, o presentare dopo tempo lesioni conseguenti ad un’infezione cronica. 

Quando dobbiamo sospettare un’Encephalitozoonosi?

segni clinici per sospettare un’infestazione da E. Cuniculi sono molti e diversi a seconda dell’organo interessato.
I sintomi che si possono riscontrare con maggior frequenza coinvolgono:

  • L’encefalo 
    • testa  ruotata
    • perdita di equilibrio
    • rotolamenti
    • nistagmo
    • più raramente convulsioni o paralisi
  • I reni
    • polidipsia  e poliuria (aumento di sete e urina)
    • inappetenza
    • dimagrimento importante
    • stasi gastroenterica
  • Gli occhi
    • cataratta
    • uveite fococlastica

Anche se ci riferiamo a questa patologia come “encefalite” non dimentichiamo che nei conigli interessa potenzialmente anche altri organi, quindi patologie come miocarditi o epatiti possono a loro volta essere causate da E. Cunicoli.

Come fare la diagnosi?

Una diagnosi certa di encefalite nei conigli è quasi impossibile, e non necessaria ai fini della cura. Alla diagnosi definitiva infatti si giunge solo mediante esame istopatologico, che di solito avviene in contesto autoptico
In vita è possibile solamente avere una diagnosi di probabile Encephalitozoonosi, a cui si giunge quando si abbinano i sintomi ad un esame sieropositivo agli anticorpi della malattia. 
Quando ci troviamo di fronte ad un sospetto clinico di prassi procediamo con un l’esame che ci consente di valutare le IgG e le IgM; un elevato valore di IgM associato a sintomi clinici di Encephalitozoonosi fornisce una diagnosi altamente probabile. Il solo aumento degli anticorpi IgG segnala invece un contatto con il parassita nel passato o un’infezione latente, tale valore non ci aiuta quindi nella diagnosi.

Come si cura l’encefalite dei conigli?

Anche se si tratta di una patologia molto seria, l’encefalite dei conigli può essere curata e con ottimi esiti. I farmaci utilizzati per combattere il parassita sono i benzilimidazoli tra cui il più noto febendazolo (panacur), per alcune settimane. In caso di sintomi neurologici è consigliato associare anche la somministrazione di corticosteroidi per pochi giorni.
Fondamentale è poi andare a contrastare i sintomi: impostare una terapia per la stasi gastroenterica semanifesta, alimentare ed abbeverare forzatamente, utilizzare opportuni sedativi in caso di sintomi neurologici importanti, valutare un’opportuna fluidoterapia in caso di insufficienza renale. In poco tempo con il trattamento si osservano evidenti miglioramenti sintomatici.
farmaci servono per eliminare il parassita o contrastare i sintomi, ma non possono rimuovere le lesioni granulomatose infiammatorie causate dal parassita stesso. Questo è il motivo per cui è importante cercare di arrivare ad una diagnosi che sia il più possibile precoceSe al contrario la diagnosi e la terapia sono tardive i sintomi possono diventare irreversibili: questo avviene soprattutto in caso di testa ruotata o uveiti.

Conoscere è il primo passo per tutelare la salute dei nostri amici conigli

L’encefalite è dunque una patologia molto seria, che rischia di avere ripercussioni irreversibili sulla salute e qualità della vita dei conigli domestici. Per questo vi consigliamo di prestare attenzione ad eventuali sintomi e di ricorrere con fiducia ai medici veterinari. Competenza, esperienza e test diagnostici sono gli strumenti che possono condurre a una corretta diagnosi e a intraprendere una cura in tempo utile.