Skip to content

La laser-terapia in medicina veterinaria

Dott.ssa Erika Valieri

Cos’è il laser?

Il laser non è nient’altro che luce. Il termine “LASER”, infatti, è un acronimo che sta per “Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation” ovvero “amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazione“.
Questo particolare tipo di raggio di luce ha trovato applicazione nella medicina umana fin dagli anni ‘70 del ‘900. Da allora è entrata nell’uso corrente e al giorno d’oggi viene utilizzata in moltissime branche specialistiche: dalla medicina estetica alla dermatologia, dalla chirurgia oculistica alla medicina riabilitativa, dall’odontoiatria alla scleroterapia. La laser terapia è stata quindi adottata anche dalla medicina veterinaria.

Curare con la luce: l’uso terapeutico del laser

La laser-terapia, o fotobiomodulazione, sfrutta l’energia fotonica penetrante per ottenere un cambiamento nel tessuto animale (o umano) colpito dal raggio luminoso.
La maggior parte dei dispositivi veterinari utilizzati emette luce tramite un processo di amplificazione ottica basata sull’emissione di radiazioni elettromagnetiche; in altre parole, questi macchinari sono sorgenti di radiazioni elettromagnetiche che emettono energia sotto forma di fotoni.
La luce prodotta riesce a penetrare all’interno del corpo dell’animale e a produrre un “cambiamento”.
Questa proprietà del laser trova interessanti risvolti pratici nella professione veterinaria sia in ambito clinico sia chirurgico e il ricorso agli strumenti basati su questa tecnologia si sta diffondendo su larga scala.
Il successo della laser terapia in veterinaria è legato ad alcuni indiscutibili vantaggi:

  •  L’assenza di invasività della pratica: il ricorso al laser, infatti, rende non necessaria sedazione o anestesia
  • L’assenza di dolore legato alla sua applicazione
  • La quasi completa assenza di effetti collaterali (l’unica assoluta controindicazione rimane l’esposizione diretta degli occhi per cui si rende necessario indossare sempre speciali occhiali durante la seduta).

Laser terapia in veterinaria:‌ veniamo alla pratica

Sono molti gli effetti terapeutici dei trattamenti laser impiegati nella medicina veterinaria: l’alleviamento del dolore e dell’infiammazione, l’immunomodulazione e la stimolazione della guarigione delle ferite e della rigenerazione tissutale.

Alleviamento del dolore

La fotobiomodulazione può essere un’importante componente dell’approccio multimodale al dolore grazie alla sua capacità di bloccare diverse risposte biochimiche e fisiologiche lungo la via di conduzione dello stimolo dolorifico.

Il laser può quindi essere utilizzato con buoni risultati nel trattamento del dolore acuto o del dolore cronico (ad esempio dolorabilità del cavo orale, auricolare, addominale, cervicale, articolare…).
Possiamo intervenire anche sul dolore post-operatorio grazie alla capacità di riduzione dello stimolo infiammatorio con l’utilizzo del laser sia in sede intra-operatoria sia post-operatoria .

La guarigione delle ferite

Un’altra interessante applicazione della laser-terapia riguarda la capacità di ripristinare la normale funzione biologica delle cellule stressate o danneggiate.

Gli effetti cellulari della terapia fotobiomodulatrice possono essere classificati in primari, ovvero luce-indotti, e secondari:

  • Effetti primari: una reazione fotochimica diretta avviene quando i fotoni emessi dal laser colpiscono i mitocondri e le membrane cellulari e l’energia fotonica viene assorbita da cromofori endogeni e convertita in energia chimica all’interno delle cellule.
  • Effetti secondari: sono portati dall’amplificazione delle fotoreazioni primarie. Vengono stimolati il metabolismo cellulare e la regolazione della via di conduzione di segnali responsabili della guarigione delle ferite come migrazione cellulare, sintesi di DNA e RNA, mitosi e proliferazione cellulare.

Tutto ciò determina cambiamenti fisiologici a livello cellulare come l’attivazione di fibroblasti, macrofagi e linfociti, rilascio del fattore della crescita e rilascio di neutrasmettitori, vasodilatazione e sintesi del collagene.

In altre parole, il laser ha la capacità di stimolare e accelerare la riproduzione e la crescita cellulare grazie a una riparazione più veloce dei tessuti danneggiati e alla regolazione della risposta infiammatoria.
Grazie al laser durante il processo di guarigione delle ferite assistiamo a:

  • Formazione di un plug contenente piastrine e fibrina;
  • Invasione della ferita da parte di neutrofili, monociti e macrofagi;
  • Proliferazione di cheratinociti e fibroblasti dal bordo della ferita
  • Formazione di tessuto di granulazione
  • Maturazione del tessuto di granulazione e delle fibre di collagene e vascolarizzazione

Terapie dermatologiche (ma non solo)

La laser-terapia trova ottime applicazioni in dermatologia, grazie alle capacità antinfiammatorie e immunomodulatrici, in particolare nel trattamento di:

  • granulomi da leccamento
  • “hot-spot” o piodermiti superficiali
  • ascessi o fistole delle ghiandole perianali
  • pododermatiti

… e non solo. La dermatologia ad oggi è forse il campo in cui la fotobiomodulazione è maggiormente conosciuta ed applicata ma le potenziali applicazioni della laser-terapia sono innumerevoli.
Esistono studi sull’efficacia di questa tecnica per infiammazioni orali come parodontiti o stomatiti feline, disordini muscoloscheletrici e osteoartriti, per le affezioni di alte e basse vie respiratorie (asma felina, collasso tracheale, tracheiti…), per le condizioni neurologiche (dolore neuropatico, neoplasie intracraniche, mielopatia degenerativa…), per le problematiche addominali (prostatiti, gastriti, cistiti, pancreatiti…), addirittura può essere utilizzata con efficacia in seguito a morsi di vipera.

Pododermatite in un coniglio. Si può osservare il miglioramento della condizione podale in 3 sedute distanziate di circa 7 giorni.

Applicazioni del laser terapeutico negli animali non convenzionali

Le esperienze di laser terapia nella clinica veterinaria

In questo ampio panorama di applicazioni la Clinica San Paolo sta attualmente sfruttando l’efficacia del laser per il trattamento di molte patologie, anche quelle che riguardano i cosiddetti “animali non convenzionali“.

Un ambito in cui stiamo ottenendo ottimi risultati è la cura della pododermatiti dei conigli.
La pododermatite è una patologia estremamente diffusa tra i nostri conigli domestici sia a causa della conformazione dei piedi, dove manca il cuscinetto plantare tipico invece di cani e gatti, sia per il tipo di terreno su cui sono costretti a camminare per via della vita in appartamento.
Abbiamo evidenziato importanti miglioramenti della condizione podale già dai primi trattamenti, con importante diminuzione dell’iperemia cutanea, dell’edema e della dolorabilità della parte.

Ferita aperta in una cavia. Si piò osservare l’evoluzione della cicatrizzazione della ferita in 10 giorni (3 sedute di laser-terapia a distanza di 5 giorni).

Un’altra applicazione molto utilizzata sugli animali non convenzionali riguarda l’acceleramento della guarigione delle ferite, in particolare di quelle chirurgiche. Tra gli animali non convenzionali risulta particolarmente complessa la cicatrizzazione di siti chirurgici di cavie, ratti e criceti a causa della difficoltà ad impedire l’auto-asportazione dei punti. Su queste specie abbiamo iniziato ad utilizzare il laser già nell’immediato post-operatorio e abbiamo osservato una notevole diminuzione dei tempi di cicatrizzazione.

Da non dimenticare inoltre il potenziale utilizzo della laser-terapia nelle ferite aperte, al fine di decontaminare e stimolare la cicatrizzazione di ferite/siti chirurgici il cui processo di cicatrizzazione non sta procedendo nel modo desiderato.