Quando serve il ricovero veterinario: come funziona il reparto degenza di una clinica

Quando serve il ricovero veterinario: come funziona il reparto degenza di una clinica

La parola allo specialista

Dott.ssa Sara D'Agostino

Animali non convenzionali

Il reparto di degenza è strutturato per poter accogliere e ricoverare pazienti con necessità specifiche di cura.
Il ricovero veterinario per i nostri amici a quattro zampe è infatti consigliato quando le loro condizioni cliniche non sono stabili e, nei casi più gravi, ne compromettono la sopravvivenza.

Può anche essere utile per gestire situazioni meno gravi: ad esempio per pazienti che attendono un intervento chirurgico, nel post-operatorio o per la somministrazione di terapie che non si possono eseguire a casa.
In clinica abbiamo anche la possibilità di effettuare dei ricoveri in Day Hospital per eseguire vari esami diagnostici. Durante questa esperienza si cerca sempre di soddisfare le necessità di ogni specie, dalla più piccola alla più grande: cani, gatti, conigli e altri piccoli mammiferi.. ma anche rettili ed uccelli.

Quando serve e come funziona il ricovero veterinario

Durante il periodo di degenza l’animale viene ricoverato in un box attrezzato a poterlo ospitare. La regola più importante per una buona degenza è quella di creare uno spazio tranquillo, sereno, luminoso e confortevole. Questo contribuisce per quanto possibile a ridurre lo stress a cui i nostri pazienti sono già sottoposti a causa della patologia in atto e gli consente, per quanto possibile, rilassarsi. Tutelare il loro benessere serve anche a favorire una più rapida guarigione.

Al momento del ricovero in reparto viene compilata una scheda identificativa con tutti i dati del paziente; la scheda del ricovero veterinario viene aggiornata ogni giorno con le terapie e le procedure diagnostiche necessarie (esami del sangue, radiografie, ecografie ecc..) stabilite di volta in volta dal medico responsabile.
Ciascun animale viene rivalutato e monitorato dal personale veterinario e dalle infermiere in modo costante attraverso la visita completa e il monitoraggio dei parametri clinici più volte al giorno, in base alle condizioni. Questa procedura ci permette di valutare l’evolversi della patologia e agire in modo tempestivo.

Il personale è presente nel reparto degenza 24 ore su 24, anche di notte e garantisce costantemente cure adeguate ai pazienti.

Specie diverse, esigenze diverse

Ogni tipologia di paziente ha esigenze ambientali diverse, quindi è importante per il loro benessere psicofisico organizzare i box in modo corretto e gestire al meglio gli spazi al loro interno.

I box hanno dimensioni differenti a seconda della tipologia di paziente che ospitano (cane, gatto o animale esotico), sono tutti dotati di chiusure antifuga e sono in acciaio inox per semplificare l’igienizzazione e la disinfezione giornaliera. In più, per ulteriore comfort dei pazienti, dotiamo i box di coperte che vengono cambiate, lavate ed igienizzate ogni giorno, ciotole per cibo e acqua, lettiere ecc.

Ma per quanto si possa creare un ambiente confortevole il ricovero può essere fonte di stress. Questo è vero soprattutto per i gatti, che soffrono maggiormente l’essere lontani dal loro ambiente domestico e dal nucleo familiare, e per gli animali esotici che già normalmente richiedono un ambiente particolare, idoneo alla specie.

Ai cani sono dedicati i box più ampi e, se le condizioni cliniche lo permettono, vengono portati in passeggiata più volte al giorno sia dal personale della clinica che dai proprietari stessi durante la visita, per permettere di espletare i loro bisogni fisiologici e per stare un po’ all’aria aperta.

I gatti sono sistemati in box più piccoli, dotati di lettiere e ciotole, con a disposizione delle coperte extra che utilizzano per nascondersi, in modo da farli sentire maggiormente tranquilli e protetti.

Infine gli animali più piccoli come ad esempio criceti, ratti, cavie o conigli vengono sistemati in piccole gabbie con vari arricchimenti ambientali per rendere il ricovero meno stressante.

Quando invece i pazienti sono impossibilitati nei movimenti, non possono essere portati in passeggiata o non sono in grado di utilizzare la lettiera ricorriamo all’utilizzo di griglie e traversine assorbenti, che permettonio di mantenere un costante stato igienico. Inoltre i pazienti vengono spazzolati e puliti ogni giorno, anche per poter instaurare un rapporto di fiducia con gli stessi ed abbassare i livelli di stress.

Le cure durante il ricovero veterinario

Gli animali che si trovano in ricovero veterinario sono ovviamente messi in condizione di effettuare fluidoterapia e farmacoterapia personalizzata in base alle loro esigenze mediche. In reparto abbiamo a disposizione tutti gli strumenti essenziali: pompe a infusione per la fluidoterapia, farmaci, strumenti per rilevare i parametri vitali (pressione sanguigna, temperatura, glicemia ecc) ed apparecchi per l’ossigenoterapia.

Ma soprattutto nel reparto degenza è sempre presente il personale medico veterinario e paramedico, che è in grado di fornire una risposta immediata e di qualità ai pazienti, sopratutto in caso di gravi patologie.

Quando e come avviene il primo contatto?

Il personale medico cerca sempre di empatizzare con il paziente: costruire una relazione è importante per rendere la loro permanenza meno stressante possibile e stabilire un rapporto di fiducia che facilita manipolazioni e terapie. Questo vuol dire rispettare la loro ampia diversità, che è ciò che ci affascina, attrae e conquista.

Il primo contatto con il paziente avviene già in sala visita da parte sia del medico che del tecnico veterinario; in questo frangente gli animali possono infatti provare e manifestare diverse emozioni e sensazioni. Tra queste l’impossibilità di fuggire da un ambiente sconosciuto che può sfociare in aggressività.

In ogni caso un approccio graduale è la scelta migliore da fare tutte le volte in cui sia possibile. I nostri amici a quattro zampe hanno infatti uno specifico galateo di approccio che utilizzano anche con noi. I comportamenti ed i segnali che ci mostrano, ci aiutano ad interpretare il loro stato d’animo … imparare a percepirli e comprenderli è ciò che permette al personale medico di evitare scontri ed approcci aggressivi e rendere il periodo di ricovero veterinario un’esperienza positiva.

Tuttavia non ci si deve stupire o preoccupare se talvolta questo approccio non è possbile. Le situazioni di emergenza esigono di intervenire velocemente e con prontezza: salvaguardare la loro vita e stabilizzare le condizioni cliniche diventa prioritario.

Cosa può fare il proprietario quando il proprio animale è ricoverato?

Durante un ricovero veterinario è possibile fare visita al proprio animale nel reparto di degenza in orari definiti e concordati con il personale del reparto stesso. È possibile anche avere notizie telefoniche sullo stato di salute generale, sugli esiti degli esami e sulla progressione della patologia. Il personale medico è a disposizione per ogni aggiornamento, confronto e consulto.

Le visite sono garantite sopratutto in caso di pazienti con situazioni di salute gravi o critiche e i proprietari possono lasciare coperte ed oggetti personali per rendere il box in cui vengono ospitati il più accogliente possibile.

Se durante la visita sentite suonare qualche strumento, non allarmatevi!… sono studiati per poter seguire delle procedure farmacologiche personalizzate ed essere rivalutate e riviste dal personale in ogni momento.

E se li trovate a proprio agio? Non sarebbe la prima volta! Spesso i proprietari si stupiscono di quanto i propri animali siano traquilli in box e accettino le manipolazioni mediche … ma anche questo è parte del nostro mestiere, che svolgiamo con passione e competenza. Se ne accorgono anche in pazienti!

Per tutti questi motivi vi invitiamo ad affrontare sempre con la maggior serenità possibile la prospettiva di un ricovero veterinario, e di rivolgervi sempre con fiducia al vostro medico di riferimento.

Il diabete nel gatto e nel cane

Dottore, il mio cane beve tanto e fa tanta pipì….è normale?

Quando decidiamo di accogliere un animale da compagnia di solito ci impegniamo anzitutto nel preparare un ambiente ideale all’interno della sua nuova casa e ci preoccupiamo di svolgere un check up completo delle sue condizioni di salute.
Di rado pensiamo che è altrettanto importante occuparci di alcune “incombenze” burocratiche per tutelare al meglio il benessere di questo nuovo componente della nostra famiglia. In alcuni casi, come il microchip dei cani, queste pratiche sono addirittura un obbligo.
​Per questo è importante conoscere quali sono le principali pratiche da espletare nei vari momenti che accompagneranno la convivenza con il nostro pet, a chi rivolgersi e perché sono tanto importanti.

Ma cos’è il diabete mellito?

Quando decidiamo di accogliere un animale da compagnia di solito ci impegniamo anzitutto nel preparare un ambiente ideale all’interno della sua nuova casa e ci preoccupiamo di svolgere un check up completo delle sue condizioni di salute.
Di rado pensiamo che è altrettanto importante occuparci di alcune “incombenze” burocratiche per tutelare al meglio il benessere di questo nuovo componente della nostra famiglia. In alcuni casi, come il microchip dei cani, queste pratiche sono addirittura un obbligo.
​Per questo è importante conoscere quali sono le principali pratiche da espletare nei vari momenti che accompagneranno la convivenza con il nostro pet, a chi rivolgersi e perché sono tanto importanti.

Quando decidiamo di accogliere un animale da compagnia di solito ci impegniamo anzitutto nel preparare un ambiente ideale all’interno della sua nuova casa e ci preoccupiamo di svolgere un check up completo delle sue condizioni di salute.
Di rado pensiamo che è altrettanto importante occuparci di alcune “incombenze” burocratiche per tutelare al meglio il benessere di questo nuovo componente della nostra famiglia. In alcuni casi, come il microchip dei cani, queste pratiche sono addirittura un obbligo.
​Per questo è importante conoscere quali sono le principali pratiche da espletare nei vari momenti che accompagneranno la convivenza con il nostro pet, a chi rivolgersi e perché sono tanto importanti.

Come si diagnostica il diabete nel gatto e nel cane?

La terapia si basa, sia nel cane che nel gatto, sulla somministrazione giornaliera di insulina e, in particolare nel gatto, sull’alimentazione corretta.
Nel caso dei cani l’insulina dovrà essere somministrata (a parte rare eccezioni) per tutta la vita dell’animale. Invece nel gatto per alcuni casi c’è possibilità di remissione dalla malattia e sospensione della terapia.
Seguire alcune semplici regole in modo costante e impostare una vera e propria routine giornaliera è importante e può semplificare la gestione da parte del proprietario e migliorare la risposta alla terapia.
Ecco le risposte alle più frequenti domande in merito:

Come conservare e somministrare l’insulina?

L’insulina va conservata in frigorifero ed è molto importante utilizzare le siringhe apposite.

Quando sommistrare l’insulina?

L’insulina va somministrata attraverso un’iniezione sottocutanea, preferibilmente ai lati del torace, la mattina e la sera (preferibilmente ogni 12 oremantenendo la stessa ora).

Qual’è la giusta alimentazione in caso di diabete?

L’alimentazione dovrebbe essere specifica per pazienti diabetici ma è bene che sia il vostro veterinario a consigliarvi l’alimento più corretto nel caso particolare del vostro animale. Se possibile è preferibile comunque dividere la dose di cibo giornaliera in due pasti uguali da somministrare ogni 12 ore, appena prima dell’iniezione di insulina.
È importante che cani e gatti obesi raggiungano un peso normale attraverso la
dieta e un’adeguata attività fisica.

C’è una relazione tra diabete e sterilizzazione?

È consigliato sterilizzare le femmine appena possibile, specie se già colpite dalla patologia, poiché gli ormoni prodotti durante l’estro rendono difficile il controllo della glicemia.

Quali sono le possibili complicanze?

Nel cane complicanze comuni nel lungo periodo sono lo sviluppo di cataratta (opacizzazione del cristallino dell’occhio che colpisce circa l’80% dei cani con diabete mellito) e nel gatto lo sviluppo di neuropatie (circa il 10% dei pazienti). Altre complicanze possono essere lo sviluppo di pancreatiti e infezioni delle vie urinarie ricorrenti.
Un’importante complicanza, in entrambe le specie, può essere lo sviluppo di chetoacidosi, una condizione grave che si manifesta con anoressia, vomito, grave abbattimento e richiede l’ospedalizzazione dell’animale.

I controlli necessari in caso di diabete

Soprattutto nel primo periodo, al fine di impostare la dose di insulina corretta per ogni paziente, saranno necessari alcuni controlli presso il veterinario … e alcuni controlli a casa!
Dal veterinario verranno controllati i valori di glicemia, di fruttosamine e glucosio nelle urine ma è importante il ruolo del proprietario per capire se i segni clinici (aumento della produzione di urine, della sete, della fame e il peso) sono sotto controllo.
In genere serve qualche mese per ottenere un buon controllo della malattia … è importante quindi avere pazienza!

Concludendo…

Il diabete è una malattia facilmente diagnosticabile che richiede però molta pazienza e impegno per la gestione terapeutica da parte del proprietario e del nostro amico a quattro zampe!
Seguendo le indicazioni del veterinario, un’alimentazione e un’attività fisica adeguate cani e gatti diabetici possono avere una buona prognosi e un’ottima qualità di vita!